Christina Stead
Christina Stead (Rockdale, 17 luglio 1902 – Sydney, 31 marzo 1983) è stata una scrittrice australiana.
Nei suoi libri sono presenti molti tratti della tradizione letteraria e culturale del romanzo inglese, pur con degli accenti intensi (e talvolta persino violenti) che rendono assai personali i suoi esiti artistici.
Esordisce nel 1934 con la raccolta I racconti di Salisburgo, accolto abbastanza favorevolmente dalla critica. Nello stesso anno dà alle stampe il suo primo romanzo Sette poveracci di Sydney, corale ricostruzione della Sydney anni venti con i suoi conflitti sociali e politici. Segue House of All Nations, nel 1938, accolto dalla critica come il suo lavoro più complesso e maturo anche per la sicurezza con cui affronta temi politici.[1]
Nel frattempo la Stead si è trasferita in Europa e, da qui, negli Stati Uniti. Di ambientazione americana è infatti L'uomo che amava i bambini (Adelphi, 2004), del 1940: ritratto spietato e ironico di una famiglia di Washington D.C. simile, molto simile, a quella in cui è cresciuta la stessa Stead.
Seguono, nel 1945, Sola per amore e, l'anno successivo, Letty Fox (Adelphi, 2004), unanimemente considerato il suo capolavoro.
Il premio Nobel Saul Bellow la considerava una delle scrittrici maggiori in lingua inglese che il Novecento avesse conosciuto. In particolare Bellow fu sedotto dalla lettura de Il piccolo hotel (1973), breve e tagliente romanzo [2] apparso per la prima volta in edizione italiana nel 2008.
Opere modifica
Romanzi modifica
- Seven Poor Men of Sydney (1934); trad. it. Sette poveracci di Sydney di Aldo Busi, Milano, Garzanti, 1988.
- The Beauties and Furies (1936)
- House of all Nations (1938)
- The Man Who Loved Children (1940); trad. it. Sabba familiare, Milano, Garzanti, 1978; come L'uomo che amava i bambini, Milano, Adelphi, 2004.
- For Love Alone (1945); trad. it. Tutto accade a chi vuole, Milano, Baldini e Castoldi, 1946; come Sola per amore, Milano, Garzanti, 1983.
- Modern Women in Love (1945) con il marito William Blake.
- Letty Fox: Her Luck (1946); trad. it. Letty Fox, Milano, Adelphi, 2002.
- A Little Tea. A Little Chat (1948); trad. it. Un tè e quattro chiacchiere, Milano, Adelphi, 1994.
- The People with the Dogs (1952)
- Dark Places of the Heart (1966)
- Cotters' England (1967)
- Australian Writers and their Work (1969)
- The Little Hotel: A Novel (1973); trad. it. Il piccolo hotel, Milano, Adelphi, 2008.
- Miss Herbert: The Suburban Wife (1976)
- I'm Dying Laughing: The Humourist (1986)
- The Palace with Several Sides: A Sort of Love Story (1986)
Racconti modifica
- The Salzburg Tales (1934)
- The Puzzleheaded Girl: Four Novellas (1965)
- A Christina Stead Reader (1978)
- Ocean of Story: The Uncollected Stories of Christina Stead
Lettere modifica
- Web of Friendship: Selected letters, 1928-1973, raccolte da R.G. Geering (1992)
- Talking Into the Typewriter: Selected letters, 1973-1983, raccolte da R.G. Geering (1992)
- Dearest Munx: The Letters of Christina Stead and William J. Blake, raccolte da Margaret Harris (2006) ISBN 0-522-85173-8
Traduzioni in lingua inglese modifica
- In balloon and Bathyscaphe di Auguste Piccard (1955)
- Colour of Asia di Fernando Gigon (1956)
Note modifica
- ^ http://www.girodivite.it/antenati/xx3sec/-stead.htm Monografia sull'autrice
- ^ Giorgio Montefoschi, Le vite perdute di Christina Stead, Corriere della sera del 15 luglio 2008
Bibliografia modifica
- Rowley, Hazel Christina Stead: A Biography (1993) ISBN 0-85561-384-X
- Peterson, Teresa The Enigmatic Christina Stead: A Provocative Re-Reading (2001) ISBN 0-522-84922-9
Altri progetti modifica
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Christina Stead
Collegamenti esterni modifica
- Stead, Christina, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Christina Stead, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Christina Stead, su enciclopediadelledonne.it, Enciclopedia delle donne.
- (EN) Opere di Christina Stead, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Bibliografia di Christina Stead, su Internet Speculative Fiction Database, Al von Ruff.
- Bibliografia italiana di Christina Stead, su Catalogo Vegetti della letteratura fantastica, Fantascienza.com.
- (EN) Christina Stead, su IMDb, IMDb.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 7412796 · ISNI (EN) 0000 0001 0866 6673 · LCCN (EN) n50024306 · GND (DE) 118798510 · BNE (ES) XX5156721 (data) · BNF (FR) cb120664932 (data) · J9U (EN, HE) 987007579348705171 · CONOR.SI (SL) 10601059 · WorldCat Identities (EN) lccn-n50024306 |
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