
Clade
In tassonomia e archeolinguistica, un clade è definito come un gruppo costituito da un antenato singolo comune e da tutti i discendenti di quel antenato. Qualsiasi gruppo che corrisponde alla definizione viene considerato monofiletico e può essere rappresentato o da un'analisi filogenetica o da un cladogramma.
Etimologiamodifica | modifica wikitesto
Il termine deriva dal greco antico κλάδος (kládos = ramo), ed è stato coniato nel 1958 dal biologo Julian Huxley in riferimento agli studi di Willi Hennig[1].
Tassonomiamodifica | modifica wikitesto
Se un clade viene considerato solidamente attestato in svariate analisi, usando differenti insiemi di dati, può entrare a far parte della tassonomia e venire considerato un taxon. Non tutti i taxa considerati tali sono cladi. I rettili, per esempio, sono un gruppo parafiletico perché non includono gli uccelli, che sono considerati discendenti di un gruppo di rettili, gli arcosauri.
Nella cladistica, un clade che è incluso in un altro più grande è detto "annidato" (ingl. nested) nel secondo.
Notemodifica | modifica wikitesto
- ^ (EN) Claude Dupuis, Willi Hennig's impact on taxonomic thought (PDF), in Annual Review of Ecology and Systematics, n. 15, 1984, pp. 1–24. URL consultato l'11 gennaio 2018.
Bibliografiamodifica | modifica wikitesto
- (EN) What is a Clade?, su wisegeek.com.