Metropolitana di Londra
Metropolitana di Londra | |
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(EN) London Underground | |
Stato | ![]() ![]() |
Città | Londra |
Apertura | 1863 |
Gestore | Transport for London |
Sito web | |
Caratteristiche | |
Numero linee | 11[1] |
Stazioni | 382 servite (260 di proprietà)[2] |
Lunghezza | 402[1] km |
Materiale rotabile | 1972 Stock (Bakerloo) 1973 Stock (Piccadilly) |
Statistiche | |
Passeggeri giornalieri | 3.230.000[3] |
Passeggeri annuali | 1.073.000.000 circa (2007/2008)[2] |
Mappa della rete | |
Metropolitana di Londra |
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Quadro generale Storia |
La metropolitana di Londra (in inglese: London Underground) è la più antica rete metropolitana del mondo e la più estesa d'Europa. Effettua servizio ogni giorno dell'anno ad eccezione del 25 dicembre, e nei giorni di venerdì e sabato funziona, su alcune linee, 24 ore al giorno.
La metropolitana di Londra, gestita dalla Transport for London, fu inaugurata il 10 gennaio 1863 e conta 382 stazioni dislocate in tutta l'area della Grande Londra. La velocità media commerciale dei treni (comprese le fermate) è pari a 33 km/h.[2] Il gestore stima che ogni treno della metropolitana percorra circa 123 600 km all'anno (pari a circa tre giri sulla circonferenza della Terra). Gli accessi registrati ogni anno sono circa 1 073 000 000, mentre contando solo i singoli passeggeri il numero è di circa 28 milioni.[2]
La metropolitana di Londra viene comunemente chiamata dai suoi utenti The Tube ("Il Tubo" In Italiano) per la forma dei suoi tunnel, a sezione circolare.
Indice
Cenni storicimodifica | modifica wikitesto

La prima linea della metropolitana fu aperta senza cerimonia il 10 gennaio 1863. Il sistema fu accolto con grande entusiasmo dalla popolazione londinese, tanto che l'anno successivo vi erano più di 260 progetti di nuove linee, delle quali fu realizzata però solo quello tra Westminster e South Kensington nel 1868, gestita dalla Metropolitan Railway.[4]
Fu la prima metà del Novecento, comunque, il periodo d'oro per la metropolitana londinese. Lo sviluppo fu impetuoso: nel 1898 fu inaugurata la Waterloo & City Line, nel 1904 la Great Northern & City, nel 1906 la Bakerloo e la Piccadilly, nel 1907 fu invece il turno della Hampstead Tube.[4]
Durante la seconda guerra mondiale la metropolitana venne utilizzata come rifugio antiaereo e le stazioni furono adibite a depositi sotterranei.[4]
Successivamente, vennero adottate numerose innovazioni, tra le quali l'introduzione dei tornelli e dei treni automatici (attivi, per esempio, nella Jubilee line).
Cenni tecnicimodifica | modifica wikitesto
Tecniche di costruzionemodifica | modifica wikitesto
Le linee della metropolitana di Londra possono essere suddivise in due tipologie:
- Linee di sub-superficie (Metropolitan, Hammersmith & City, Circle e District) : sono state costruite con la tecnica cut and cover, ovvero scavando brevi trincee per i binari lungo le principali strade e poi ricoprendo subito le porzioni di gallerie ottenute. Queste linee hanno gallerie larghe di forma rettangolare dove passano 2 binari, e sono situate a una profondità non inferiore a 5 m, quindi si utilizza materiale rotabile alto.
- Le linee di profondità (Northern, Piccadilly, Bakerloo, Waterloo & City, Central, Jubilee e Victoria) sono state costruite a partire dal 1890, con l'intento di attraversare il Tamigi senza l'ausilio di ponti, utilizzando la tecnica dello scavo a scudo, ovvero scavando gallerie in profondità con trivelle, partendo solitamente da pozzi, e ricoprendo subito le pareti appena scavate con mattoni o lastre di calcestruzzo per evitare crolli e cedimenti. Queste linee hanno gallerie strette di forma circolare dove passa un solo binario, (quindi la linea è composta da 2 gallerie parallele) e sono situate a una profondità non inferiore a 20 m, quindi si utilizza materiale rotabile basso.
Materiale rotabilemodifica | modifica wikitesto
In origine, i treni della metropolitana non erano dissimili da un qualsiasi convoglio ferroviario; erano infatti locomotive a vapore, con vagoni dalla prima alla terza classe.[4]
Fu solo successivamente che il materiale rotabile della metro londinese si evolse, raggiungendo velocità molto più elevate e presentando dispositivi più moderni, come ad esempio display che indicano la fermata successiva, o il capolinea.
Comunque, il parco mezzi della metropolitana di Londra è molto eterogeneo, presentando treni di varia natura.
Alimentazione elettricamodifica | modifica wikitesto
La metropolitana è alimentata da corrente continua a 630 volt. Per alimentare i treni viene utilizzato un sistema con doppia terza rotaia, una per il polo positivo (laterale) e una per il polo negativo (centrale).
Wi-Fi e ricezione cellularimodifica | modifica wikitesto
Nell'estate del 2012 nella metropolitana sono stati installati numerosi hotspot Wi-Fi, in modo che l'utenza potesse navigare su internet aspettando il treno, usufruendo di una rete Wi-Fi gratuita.[5]
Non è, invece, possibile utilizzare telefoni cellulari nella metro; vi è stato solo un progetto, prima delle Olimpiadi 2012, che però venne abbandonato a causa delle significative difficoltà tecniche.[6]
La metro oggimodifica | modifica wikitesto
La retemodifica | modifica wikitesto
La metropolitana londinese è lunga 402 km (grandezza che la fa una delle metropolitane del mondo più grandi), conta 11 linee e 270 stazioni.[7]
La lunghezza e le lineemodifica | modifica wikitesto
Come già accennato, la metropolitana di Londra copre 402 km (250 miglia) di tracciato, il che la rende la quarta metro più grande del mondo.[7] Sono presenti linee che corrono in profondità o in sub-superficie. Le linee Circle, District, Hammersmith & City e Metropolitan corrono in sub-superficie, con le gallerie situate appena sotto il piano di calpestio. Le restanti sono ubicate invece in profondità, con treni più piccoli che corrono in gallerie circolari con un diametro di circa 3 metri e mezzo.
La periferia non è servita da linee ad hoc, ma solo dai prolungamenti di quelle principali; ciò significa che, per andare da una zona della periferia ad un'altra con la metro, bisogna prima raggiungere il centro.
La rete è perlopiù sotterranea, anche se quasi tutte le linee emergono in superficie al di fuori della zona centrale (sviluppandosi su viadotto o a livello del terreno); solo la Victoria e la Waterloo & City line fanno eccezione (la seconda, in particolare, perché fa la spola tra due sole stazioni).
Lineemodifica | modifica wikitesto
La rete composta da 11 linee:
Viaggiandomodifica | modifica wikitesto
Tariffazionemodifica | modifica wikitesto

La metropolitana usa le zone tariffarie stabilite dalla Transport for London per il calcolo delle tariffe. Vi sono nove zone: la zona 1 è quella centrale, che comprende tutti gli scali compresi dentro l'anello descritto dalla Circle line più alcune stazioni ubicate a sud del Tamigi. A partire dalla zona 7 in poi, invece, sono incluse solo le fermate della Metropolitan line dopo Moor Park, al di fuori della Greater London. Può talvolta capitare che una stazione sia compresa in due zone tariffarie: in questo caso, si applica la tariffa più economica.[8] Per il viaggio sono utilizzabili i biglietti cartacei oppure la Oyster Card, ovvero la tessera elettronica.
La Transport for London introdusse la Oyster per la prima volta nel 2003; ha la forma di una carta di credito blu, con un chip RFID,[9] che viene caricata con diversi tipi di biglietti elettronici (giornaliero, settimanale, mensile, ad uso semplice, ecc). La tessera è utilizzabile sulla metro, ma anche sui bus, tram, sulla DLR, e sui servizi della National Rail compresi nella Greater London.[10]
Per un corretto utilizzo, basta avvicinare la carta al sensore posto nei pressi dei tornelli di entrata e di uscita: a questo punto il chip RFID comunica via impulsi radio con un'apposita apparecchiatura presente nelle porte di accesso alle stazioni.
Dal 2016, inoltre, è possibile utilizzare tutti i dispositivi supportati dal sistema Apple Pay (in particolare iPhone e Apple Watch).
Per chi non obliterasse il proprio biglietto (sia esso cartaceo o elettronico) è prevista una pena di 80 sterline (40 se pagata entro 21 giorni), ai sensi di quanto istituito nella Regulation of Railways Act 1889 e nei Transport for London Byelaws.[11][12]
Ore di serviziomodifica | modifica wikitesto
La Tube chiude di notte, prestando servizio dalle 05.00 di mattina circa fino alle 01.00 della mattina successiva: nei weekend, tuttavia, l'apertura avviene più tardi.[13][14]. Dal 20 agosto 2016 nei giorni di venerdì e sabato le linee Central, Victoria, Jubilee, Piccadilly e Northern rimangono aperte 24 ore al giorno. L'interruzione notturna del servizio è per motivi di manutenzione.
Tutte le linee della metro rimangono aperte la notte di Capodanno, e il trasporto, dalle 01.00 alle 06.00 del 1º gennaio, è gratuito su tutta la rete. In altre occasioni speciali, come Giochi olimpici di Londra[15], la rete ha fornito un servizio notturno straordinario.
Accessibilitàmodifica | modifica wikitesto

L'accessibilità delle persone con disabilità non venne considerata quando gran parte della rete venne costruita, e l'accesso per i viaggiatori su sedia a rotelle era impossibilitato fino al 1993. Questa tematica venne affrontata per la prima volta nel 1999, in occasione dell'estensione della Jubilee line: nelle nuove stazioni venne considerato anche questo problema. L'ammodernamento delle stazioni vecchie secondo le nuove norme sarà parte di un investimento che durerà più di 20 anni.[16] Questo intervento sarà della massima importanza anche perché, secondo un'indagine svoltasi nel 2010, circa il 10% dei londinesi ha una mobilità ridotta e, a causa dell'invecchiamento della popolazione, questi numeri saranno destinati ad aumentare nel futuro.
La TfL ha creato una versione della Tube map che indica le stazioni dove si può accedere dall'ingresso al treno senza gradini. La cartina riporta anche le distanze tra il convoglio e la banchina (che a volte possono raggiungere anche i 30 cm), talora la stazione sia in curva oppure è presente un distacco piuttosto elevato.[17][18]
Al 2012, ci sono 66 stazioni con un accesso step-free dalla banchina al treno, e sono in fase di elaborazione alcuni progetti per incrementare questo numero a 94 nei prossimi dieci anni. Inoltre, nel 2016, un terzo delle stazioni disporrà di apparecchi che faciliteranno la discesa al piano banchine.

Ritardi e affollamentomodifica | modifica wikitesto
Nell'ora di punta, le stazioni possono diventare talmente affollate da esser chiuse per evitare incidenti. I passeggeri potrebbero non riuscire a salire sul primo treno e la maggior parte dell'utenza non trova un posto a sedere a bordo del convoglio;[19] addirittura, alcuni vagoni hanno una media di quattro persone per metro quadro. Quando viene registrato il tasso di soddisfazione dalla TfL, uno dei problemi più ricorrenti è proprio il sovraffollamento, che viene indicato anche come causa di problemi cardiaci e minor produttività.
Rispetto al 2003/5, l'affidabilità del sistema è enormemente aumentata: basti pensare che le Lost Customer Hours (ovvero le ore lavorative perse) sono scese da 54 a 40 milioni. L'utenza, inoltre, è autorizzata a esigere un rimborso se il ritardo è causato da un'inadempienza della TfL ed è superiore a 15 minuti.[20]
Sicurezzamodifica | modifica wikitesto
La metropolitana di Londra registra ottimi dati nella sicurezza dei passeggeri: il tasso di incidenti mortali, infatti, è pari a 1 ogni 300.000.000 corse.[21]
Nonostante ciò i suicidi sono frequenti, anche se si stima che per ogni suicidio riuscito ve ne siano tre tentati. Per prevenire la morte del suicida, molte stazioni sono dotate di una buca tra i binari e la banchina, conosciuta come 'buca del suicida', il cui scopo è quello di impedire che il corpo venga a trovarsi direttamente sui binari.[21]
Anche se è una delle metropolitane più affollate del mondo, sono pochi gli incidenti dovuti al sovraffollamento, grazie anche al monitoraggio costante dei flussi di viaggiatori con telecamere a circuito chiuso: in questo modo, in casi estremi l'accesso ad alcune stazioni viene vietato.
La sicurezza dei dipendenti è stata spesso oggetto di critiche; nel gennaio 2002 la società che ha in gestione la rete è stata multata di 225 000 sterline per aver violato regolamenti sulla sicurezza dei lavoratori, facendoli lavorare sui binari, nell'oscurità e con la pioggia, mentre vi transitavano treni.[22]
In tutta la rete della metropolitana vige il divieto di fumo dal 1987, anno in cui una scala mobile prese fuoco alla stazione di King's Cross a causa di un fiammifero, uccidendo 31 persone. Il divieto di bere bevande alcoliche è in vigore dal 2008.[23]
Designmodifica | modifica wikitesto
Mappamodifica | modifica wikitesto
Le prime mappe della metropolitana di Londra disponevano le stazioni in base alla loro posizione geografica, sovrapponendole talvolta ai principali assi viari londinesi sul retro. I problemi che scaturivano da questa scelta erano molteplici: la zona centrale, essendo satura di stazioni, era difficilmente leggibile mentre le fermate periferiche erano distanti tra di loro e venivano spesso omesse.
Il primo ad avere l'idea di dare vita a una rappresentazione schematica della Tube fu Harry Beck. Beck distorse quindi la geografia, a favore di una maggiore leggibilità e chiarezza. La sua bozza venne presentata nel 1931, e dopo un rifiuto iniziale venne finalmente stampata nel 1933. La cartina odierna è un'evoluzione di quella originaria, e oggi molte metropolitane hanno adottato l'idea di Beck.[24]
Oggi la mappa, oltre alla metrò, raffigura anche la DLR, l'Overground e l'Emirates Air Line.[25]
Tipografiamodifica | modifica wikitesto
Nel 1916 Edward Johnston progettò un nuovo carattere tipografico su commissione di Frank Pick. Prima di assumere il nome attuale, si chiamava Underground e Johnston's Railway Type.
Il carattere, senza grazie, in virtù della sua grande leggibilità, è usato in tutte le mappe, le targhe e la segnaletica della metropolitana londinese. Il Johnston, tra l'altro, influenzerà anche Eric Gill (che lavorò anche allo sviluppo del carattere)[26] nel disegno del suo carattere più celebre: il Gill Sans, ad oggi uno dei caratteri più utilizzati al mondo.
Roundelmodifica | modifica wikitesto

Il roundel venne introdotto nelle stazioni della metropolitana nel 1908. Inizialmente conosciuto come «the bar and the circle» («la barra e il cerchio»), questo aveva un preciso scopo: collocato nelle banchine, dava infatti risalto al nome della stazione, che quindi veniva subito visto dai passeggeri.[27] Nello stesso anno, inoltre, le varie compagnie che gestivano la rete della metrò decisero di utilizzare la parola «UNDERGROUND», collocandola nella barra blu orizzontale del roundel, per promuovere la loro offerta congiunta di servizi. Seguiranno varie modifiche, come quella attuata da Edward Johnston che lo modificò includendovi il carattere tipografico da lui ideato.
Nel 1933, dopo che la gestione della metrò venne affidata alla London Passenger Transport, i roundel vennero adottati anche per altri servizi, come il trasporto su gomma: fu solo l'inizio di un processo che renderà il roundel un simbolo unificante dei trasporti a Londra. Per esempio, sono dotati di un proprio roundel la Docklands Light Railway, il Tramlink, la London Overground[28] e la Crossrail.[29]
Opere dedicatemodifica | modifica wikitesto
Molti film sono stati girati sulla metropolitana di Londra: fra questi, i principali sono Skyfall, La morte può attendere, Sliding Doors, Un lupo mannaro americano a Londra, Creep - Il chirurgo e Nessun dove. Nel 2000 la London Underground Film Office ricevette più di 200 richieste per usare la metrò londinese come set cinematografico.[30]
La metropolitana è evocata anche in vari romanzi, come V per Vendetta, e canzoni, come Down in the Tube Station at Midnight dei The Jam.
Numerosi giochi sono ispirati alla Tube: fra i principali, vi sono il gioco radiofonico Mornington Crescent di BBC Radio 4[31] (il cui nome deriva dalla stazione reale della Northern line), i giochi da tavolo The London Game e Scotland Yard, i videogiochi Subway Vigilante e World of Subways 3: London Underground Simulator.
Notemodifica | modifica wikitesto
- ^ a b (EN) World Metro Database, mic-ro.com.
- ^ a b c d Key facts | Transport for London Archiviato il 29 maggio 2007 in Internet Archive.
- ^ (EN) LU Performance Data Almanac (XLS), Transport for London (archiviato dall'url originale il 16 agosto 2012).
- ^ a b c d Storia della metropolitana di Londra, Londraweb.
- ^ (EN) Virgin Media extends free wi-fi on London Underground until 2013, Metro.co.uk, 17 ottobre 2012. URL consultato il 3 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 20 novembre 2012).
- ^ Hélène Mulholland, Plans for mobile network on London underground shelved, Londra, The Guardian, 1º aprile 2011.
- ^ a b (EN) Key facts, Transport for London (archiviato dall'url originale il 29 maggio 2007)..
- ^ (EN) London Rail & Tube Services Map (PDF), Transport for London, maggio 2014. URL consultato il 18 giugno 2014.
- ^ (EN) Travelcards make way for 'Oyster', BBC News, 30 giugno 2003. URL consultato il 7 marzi2012.
- ^ (EN) Getting around with Oyster (PDF), Transport for London, gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 26 settembre 2012).
- ^ (EN) Revenue Enforcement and Prosecutions Policy (PDF), Transport for London, 18 agosto 2014. URL consultato il 16 novembre 2015 (archiviato dall'url originale il 17 novembre 2015).
- ^ (EN) Penalties & enforcement, Transport for London. URL consultato il 16 novembre 2015 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).
- ^ (EN) Later London Underground service being considered, in BBC News, 30 gennaio 2013. URL consultato il 2 aprile 2013.
- ^ (EN) Matthew Beard, Party on, London ... Tube will run an hour later on Fridays and Saturdays, in London Evening Standard, 30 gennaio 2013. URL consultato il 2 aprile 2013.
- ^ (EN) London 2012 Olympics: Tube to shut hour later, TfL says, in BBC News, 30 marzo 2011. URL consultato il 2 aprile 2013.
- ^ (EN) The London Underground – An accessible future?, Disability Horizons, 24 luglio 2011. URL consultato il 20 aprile 2013.
- ^ (EN) Step-free Tube guide (PDF), Transport for London, maggio 2014. URL consultato il 18 giugno 2014.
- ^ Transport accessibility - Wheelchair access & avoiding stairs, Transport for London. URL consultato il 18 giugno 2014.
- ^ (EN) Overcrowding on Public Transport (PDF), House of Commons Transport Committee, 17 settembre 2003, p. 17. URL consultato il 2 aprile 2013.
- ^ (EN) Fares & payments - Replacements & refunds - Charter refunds, Transport for London. URL consultato il 24 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 27 marzo 2014).
- ^ a b London Underground: Safety first | The Economist
- ^ BBC News | ENGLAND | Fine over workers' Tube danger
- ^ BBC NEWS | UK | England | London | Johnson bans drink on transport
- ^ (EN) Design Classics: Harry Beck, Transport for London. URL consultato il 27 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 30 marzo 2014).
- ^ (EN) Standard Tube Map (PDF), Transport for London, dicembre 2013. URL consultato il 26 marzo 2014.
- ^ Font Designer - Edward Johnston, Linotype GmbH. URL consultato il 5 novembre 2007.
- ^ (EN) History of the roundel, London Transport Museum. URL consultato il 12 aprile 2013.
- ^ (EN) Interchange signs standard (PDF), Transport for London, 2009 (archiviato dall'url originale il 21 agosto 2012).
- ^ (EN) John Bull, Crossrail Gets Its Roundel, London Reconnections, 2009. URL consultato il 12 aprile 2013.
- ^ (EN) Tube's movie stardom, in BBC News, 28 dicembre 2000. URL consultato il 4 febbraio 2011.
- ^ Elizabeth Knowles, Mornington Crescent, in A Dictionary of Phrase and Fable, Oxford University Press, 2006.
Voci correlatemodifica | modifica wikitesto
- Mappa della metropolitana di Londra
- Metropolitan Railway
- Stazioni della metropolitana di Londra
- Trasporti a Londra
- Metropolitane del mondo
Altri progettimodifica | modifica wikitesto
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla metropolitana di Londra
Collegamenti esternimodifica | modifica wikitesto
- Transport for London - Sito ufficiale con piantine
- Mappa della Metropolitana di Londra, su londonmap360.com.
- Museo dei Trasporti di Londra, su ltmuseum.co.uk.
- London metro map at metros.hu, su metros.hu.
- La metropolitana di Londra, su stazionidelmondo.it. URL consultato il 2 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 30 marzo 2009).
- Biglietti per la metropolitana di Londra, su visitbritain.it.
- London Underground API, su robb19y.altervista.org. URL consultato il 28 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 4 aprile 2013).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 138011682 · LCCN (EN) n85207883 · BNF (FR) cb16597533r (data) · WorldCat Identities (EN) n85-207883 |
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