Vanessa itea
Vanessa itea (Fabricius, 1775), nota in inglese come Yellow Admiral o Australian Admiral, è un lepidottero appartenente alla famiglia Ninfalidi, diffuso in Oceania.
Vanessa itea | |
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Vanessa itea | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Superphylum | Protostomia |
Phylum | Arthropoda |
Subphylum | Tracheata |
Superclasse | Hexapoda |
Classe | Insecta |
Sottoclasse | Pterygota |
Coorte | Endopterygota |
Superordine | Oligoneoptera |
Sezione | Panorpoidea |
Ordine | Lepidoptera |
Sottordine | Glossata |
Infraordine | Heteroneura |
Divisione | Ditrysia |
Superfamiglia | Papilionoidea |
Famiglia | Nymphalidae |
Sottofamiglia | Nymphalinae |
Tribù | Nymphalini |
Genere | Vanessa |
Specie | V. itea |
Nomenclatura binomiale | |
Vanessa itea (Fabricius, 1775) | |
Sinonimi | |
Papilio itea |
Descrizione modifica
Adulto modifica
Si tratta di una farfalla di medie dimensioni, con un'apertura alare compresa tra 48 e 50 mm in Tasmania,[1] e tra 48 e 55 mm in Nuova Zelanda.[2][3]. La pagina superiore delle ali di questa specie è di colore marrone scuro con sfumature nere, ciascuna con tre piccole sezioni bianche e color panna, giallo chiaro e rosso nella parte finale. La pagina inferiore è invece di colore più scuro, pur lasciando trasparire le decorazioni superiori, e mostra sfumature irregolari.[4][5]
Uovo modifica
Le uova sono verde chiaro, solitamente unite due a due, agganciate sotto le foglie della pianta ospite.[1][5][6]
Larva modifica
Il bruco ha una colorazione variabile dal nero al grigio, sino al giallo verde o al marrone, tutti con linee più chiare e puntini nella parte terminale.[5][6] I bruchi sono coperti inoltre di molte piccole spine.
L'ultimo stadio pre-pupale misura circa 30 mm.[6][7]
Pupa modifica
La pupa ha una lunghezza di 20 mm ed è di colore grigio-bruno con due punti di colore bianco argenteo su ciascun lato[5][6].
Distribuzione e habitat modifica
La specie è diffusa in Australia, Nuova Zelanda, nelle Isole Norfolk e nell'Isola di Lord Howe.
Le Vanessa itae sono relativamente comuni negli ambienti in cui sono presenti le piante ospiti. Esse preferiscono l'aperta campagna, i giardini e in particolare ove sono presenti piante di Urtica incisa e Urtica urens. Si trovano fino a 1000 metri sul livello del mare.[1]
Biologia modifica
Lo stadio adulto è molto longevo ed adattato ad un volo veloce, anche contro i forti venti australiani e del Mare di Tasmania.
Alimentazione modifica
Gli adulti si nutrono di nettare che trovano dai fiori[1].[5].
I bruchi si alimentano essenzialmente di notte (per proteggersi dai predatori) su varie specie di Urticaceae, tra cui:[1][5][6]
- Parietaria australis (Nees) Blume
- Parietaria cardiostegia Greuter
- Parietaria debilis G.Forst.
- Parietaria judaica L.
- Pipturus argenteus (G.Forst.) Wedd.
- Soleirolia soleirolii (Req.) Dandy
- Urtica incisa Poir
- Urtica urens L.
Periodo di volo modifica
Il periodo di volo degli esemplari adulti copre tutta la stagione temperata dell'anno, pertanto in località come la Tasmania questo si estende da novembre a maggio[1], mentre a Victoria va da settembre ad aprile[8].
Tassonomia modifica
Sottospecie modifica
Sinonimi modifica
- Papilio itea Fabricius, 1775 - Syst. Ent.: 498
Galleria d'immagini modifica
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Dettaglio della parte inferiore delle ali
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Mentre si nutre di nettare
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Mount Mee, SE Qld, Australia
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Gli esemplari duraturi solitamente hanno le ali danneggiate
Note modifica
- ^ a b c d e f Elizabeth Daley, Wings: An introduction to Tasmania's winged insects, Riffles Pty Ltd, 2007.
- ^ Leonie Clunie, Bug identification - Yellow Admiral, su landcareresearch.co.nz, 23 agosto 2001. URL consultato il 16 luglio 2009 (archiviato dall'url originale il 15 maggio 2010).«also occurs in Australia»
- ^ Some sites say 60mm
- ^ Morwell National Park - Species - Vanessa itea, su morwellnp.pangaean.net. URL consultato il 16 luglio 2009.
- ^ a b c d e f Vanessa itea, su www-staff.it.uts.edu.au, 16 luglio 2009. URL consultato il 20 luglio 2009 (archiviato dall'url originale il 27 luglio 2008).
- ^ a b c d e R. Grund, Vanessa itea data sheet, su users.sa.chariot.net.au, 23 maggio 2008. URL consultato il 20 luglio 2009 (archiviato dall'url originale il 24 ottobre 2009).
- ^ Leonie Clunie, Bug identification - Yellow Admiral Caterpillar, su landcareresearch.co.nz, 23 agosto 2001. URL consultato il 20 luglio 2009 (archiviato dall'url originale il 15 maggio 2010).
- ^ Morwell National Park - Species - Vanessa itea, su morwellnp.pangaean.net. URL consultato il 20 luglio 2009.
Bibliografia modifica
- (EN) Capinera, J. L. (Ed.), Encyclopedia of Entomology, 4 voll., 2nd Ed., Dordrecht, Springer Science+Business Media B.V., 2008, pp. lxiii + 4346, ISBN 978-1-4020-6242-1, LCCN 2008930112, OCLC 837039413.
- (EN) Kükenthal, W. (Ed.), Handbuch der Zoologie / Handbook of Zoology, Band 4: Arthropoda - 2. Hälfte: Insecta - Lepidoptera, moths and butterflies, a cura di Kristensen, N. P., collana Handbuch der Zoologie, Fischer, M. (Scientific Editor), Teilband/Part 35: Volume 1: Evolution, systematics, and biogeography, Berlino, New York, Walter de Gruyter, 1999 [1998], pp. x + 491, ISBN 978-3-11-015704-8, OCLC 174380917.
- (EN) Scoble, M. J., The Lepidoptera: Form, Function and Diversity, seconda edizione, London, Oxford University Press & Natural History Museum, 2011 [1992], pp. xi, 404, ISBN 978-0-19-854952-9, LCCN 92004297, OCLC 25282932.
- (EN) Stehr, F. W. (Ed.), Immature Insects, 2 volumi, seconda edizione, Dubuque, Iowa, Kendall/Hunt Pub. Co., 1991 [1987], pp. ix, 754, ISBN 978-0-8403-3702-3, LCCN 85081922, OCLC 13784377.
Voci correlate modifica
Altri progetti modifica
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Vanessa itea
- Wikispecies contiene informazioni su Vanessa itea
Collegamenti esterni modifica
- (EN) Global Butterflies Names, su ucl.ac.uk. URL consultato il 21 novembre 2014.